Multilinguismo e sviluppo linguistico e cognitivo
Di Marta Tagliani, Ricercatrice post-doc Università di Verona – Consorzio iNEST
Lo Spoke 1 ha intrapreso un progetto sui benefici del multilinguismo per gli apprendenti a sviluppo tipico e con dislessia evolutiva. Il progetto, guidato dal Professor Stefan Rabanus, coinvolge il gruppo LaTeC dell’Università di Verona, composto, tra gli altri, dai Professori Denis Delfitto, Maria Vender e Chiara Melloni. LaTeC, attivo da anni in studi legati alla dislessia evolutiva, sviluppa protocolli sperimentali per lo studio del processing linguistico, la diagnosi e il trattamento dei disturbi del linguaggio.
Il multilinguismo porta molti benefici per lo sviluppo linguistico e cognitivo, sia negli apprendenti a sviluppo tipico che in quelli con dislessia. Parlar più lingue offre anche molti altri benefici sotto il punto di vista culturale, sociale ed economico. Il Triveneto è caratterizzato da un forte multilinguismo, che si realizza nella presenza di molte varietà dialettali e lingue di minoranza sul territorio. Questa diversità linguistica rappresenta un importante patrimonio culturale che è però sempre più minacciato dal fatto che ormai queste varietà sono spesso parlate solo dalle generazioni più anziane senza che avvenga un passaggio generazionale. All’interno dello Spoke 1, altri colleghi della Libera Università di Bolzano, guidati dalla Prof.ssa Birgit Alber, sono impegnati nella promozione del multilinguismo storico con il progetto VinKiamo Südtirol, che raccoglie e digitalizza dati linguistici dei parlanti tramite progetti di citizen science negli istituti superiori (attività legata al progetto PRIN AlpiLink).
La ricerca si è svolta sull’Altopiano di Asiago (VI), una zona molto particolare dal punto di vista sociolinguistico in quanto fortemente dialettofona e con poca immigrazione. Come spesso accade nelle zone montane, mancano sul territorio servizi mirati per il recupero delle competenze linguistiche per DSA e studenti con fragilità di lettura che prevedano una collaborazione diretta con le scuole per la creazione di materiali didattici mirati per il potenziamento delle abilità linguistiche e di letto-scrittura degli studenti. L’Istituto Comprensivo P. Rigoni di Asiago ha collaborato con entusiasmo al progetto, grazie alle Prof.sse Francesca Rodeghiero e Barbara Longhini. Durante l’anno scolastico 2023/2024, abbiamo condotto uno screening delle competenze di lettura di circa 165 bambini delle classi III, IV e V della primaria, utilizzando test standardizzati per individuare precocemente possibili difficoltà nella lettura. Abbiamo anche utilizzato l’innovativo test ReadLet, sviluppato dal CNR-ILC Pisa, per monitorare le strategie di lettura dei bambini tramite una web app su tablet.
Il nostro obiettivo era quello di individuare possibili differenze nelle traiettorie di sviluppo delle abilità di lettura legate al multilinguismo. I bambini bilingui/plurilingui posso infatti essere più lenti o meno accurati nella lettura rispetto ai compagni monolingui, non necessariamente a causa di difficoltà di apprendimento ma proprio perché stanno imparando a leggere in un’altra lingua. Questo può accadere anche quando l’italiano compete con il dialetto molto parlato in ambiente extra-scolastico. I risultati preliminari mostrano una situazione con difficoltà di lettura generalizzate: l’analisi ancora in corso dei dati ReadLet ci permetterà di approfondire meglio il profilo linguistico degli studenti.
Abbiamo poi svolto un percorso didattico di potenziamento linguistico per le classi quinte: ci siamo concentrati sulle competenze morfologiche, note per avere effetti positivi sulle abilità di lettura anche in età adulta. Durante diversi incontri abbiamo lavorato su suffissi molto frequenti dell’italiano: attraverso attività ludiche e interattive i bambini dovevano mettersi alla prova cercando il significato delle parole derivate, scomponendole e ricomponendole per scoprire il significato dei diversi ‘pezzettini’ che compongono le parole della nostra lingua. Due classi quinte hanno partecipato all’attività didattica e altre due hanno costituito il gruppo di controllo, per un totale di 40 bambini coinvolti. I risultati sono stati molto positivi: tutti i bambini che hanno partecipato al percorso didattico (sia lettori tipici che con fragilità di lettura/DSA) hanno mostrato miglioramenti significativi nelle competenze linguistiche. Inoltre, gli studenti con un profilo di lettura fragile sono migliorati anche nella lettura, diventando più veloci nella decodifica. Il gruppo di controllo non ha mostrato questi progressi.
Il progetto ha avuto successo e il feedback dalle insegnanti è stato molto positivo. Hanno partecipato alle attività in classe e abbiamo discusso strategie di potenziamento da proporre in futuro agli studenti durante incontri di formazione docenti che abbiamo erogato durante l’anno. Sto raccogliendo i materiali prodotti per fornirli agli insegnanti, affinché possano utilizzarli in autonomia nelle loro classi. Dal punto di vista umano, è stata un’esperienza arricchente. Le insegnanti sono state molto disponibili e coinvolte, e i bambini hanno partecipato con entusiasmo. Sono fiduciosa che le attività proposte saranno d’ispirazione per le insegnanti e che i bambini continueranno a beneficiare del nostro lavoro.