Arte e impresa: tra scienza, tecnica e innovazione

Arte e impresa: tra scienza, tecnica e innovazione

Sabato 11 novembre allo Spazio Berlendis

Sabato 11 novembre alle ore 17.30 lo Spazio Berlendis, in collaborazione con il Centro aiku
dell’Università Ca’ Foscari, ospiterà il Convegno intitolato “Arte e impresa: tra scienza, tecnica e
innovazione”(clicca qui per scaricare la locandina). In un’epoca di profondo cambiamento e di innovazioni tecnologiche senza precedenti, l’arte e l’impresa stanno sperimentando una convergenza che ridefinisce il panorama culturale ed economico. Nell’era dell’intelligenza artificiale, della biotecnologia e della nanoscienza, la scienza e la tecnologia sono strumenti preziosi sia per gli artisti che per le imprese.

L’innovazione, pietra angolare del nostro paesaggio contemporaneo, si basa sulla convergenza di
questi domini che non è più possibile tenere distinti. I nuovi paradigmi tecnico-scientifici hanno
aperto nuove prospettive ad artisti e imprenditori, dando vita anche a possibili sinergie che
trasformano la relazione tra il mondo dell’arte e quello delle imprese.

Le nuove tecnologie hanno permesso agli artisti di esplorare non solo nuove forme espressive, ma
anche mercati diversi e nuove opportunità commerciali. Questi processi artistici, spesso
caratterizzati da sperimentazione, immaginazione e ricerca, possono fungere da catalizzatori per
nuove idee nel mondo aziendale. L’arte, con la sua capacità di stimolare la creatività e la visione,
può contribuire a ispirare l’innovazione di tali processi perché spinge a guardare oltre le soluzioni
convenzionali e ad intraprendere percorsi nuovi e originali.

L’arte ha anche un impatto tangibile sulla percezione esterna delle aziende: investire nell’arte non
solo eleva la reputazione di un’azienda, ma dimostra anche un impegno verso l’eccellenza.
Attraverso forme d’arte che dialogano con l’innovazione tecnologica le imprese possono
connettersi con il mercato a un livello più profondo affrontando importanti questioni sociali ed
ambientali e promuovendo la responsabilità sociale d’impresa. In questo senso l’arte diventa un
ponte che collega le imprese alla comunità, creando legami che vanno oltre la mera dimensione
commerciale.

Il convegno vedrà la partecipazione di relatori di spicco, tra cui artisti di fama internazionale,
imprenditori di successo ed esperti del settore artistico e aziendale: Mauro Bordignon (Head of
Academics – H-Farm International Schools), Mattia Carretti (artista e fondatore di fuse*), Katia
Da Ros (Vice Presidente per Ambiente, Sostenibilità e Cultura – Confindustria), Quayola (digital
artist), Marco Mancuso (critico e curatore di arte contemporanea) e Fabrizio Panozzo (Direttore
Centro aiku – Arte Impresa Cultura dell’Università di Ca’ Foscari).

Mauro Bordignon, nato avvocato da padre avvocato, a 25 anni si compera un sax e diventa
musicista di jazz. È insegnante di jazz, docente di Diritto ed Economia, Head of School e Head of
Academics presso H-FARM Education Group dal 2016. In precedenza, è stato il fondatore del
Collegio Pio X International. Mauro Bordignon è inoltre autore di diversi libri di testo di Diritto
ed Economia politica per Pearson Italia.

Mattia Carretti è laureato in Chimica, da sempre attratto da tutto ciò che sta al confine tra arte,
scienza e tecnologia, è direttore dello studio fuse* che ha fondato nel 2007 insieme a Luca
Camellini. Nel corso degli anni lo studio ha presentato opere in diverse istituzioni internazionali e
festival d’arte tra cui Mutek, TodaysArt, Sónar, Artechouse, National Museum of China, STRP
Biennial, RomaEuropa, Kikk, Scopitone, INOTA Festival, Hong Kong Design Institute,
Dongdaemun Design Plaza, Marignana Arte, CUBO, Fondazione Alberto Peruzzo, Videocittà e
Palazzo Cipolla.

Katia Da Ros è laureata in Economia Aziendale e ha conseguito un Executive MBA ad Harvard
Business School, Boston. È Vicepresidente e Amministratore Delegato di Irinox SpA e Presidente
di Irinox North America, azienda che produce abbattitori rapidi di temperatura e sistemi di
conservazione per il settore professionale e domestico, e quadri elettrici in acciaio inox. Irinox Spa,
inoltre, è Società Benefit. È Vicepresidente della Fondazione CUOA, Vicepresidente dell’Advisory
Board Nord-Est di Unicredit, Vicepresidente di Venice Foundation, membro dell’Advisory Board
della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo e di ArtVerona. È dal maggio del 2022 vicepresidente
di Confindustria con delega ad ambiente, sostenibilità e cultura.

Quayola è un New Media Artist che indaga la relazione tra tecnologie emergenti e heritage della
tradizione scultorea e pittorica. Nella sua pratica artistica impiega la tecnologia come lente per
esplorare le tensioni e gli equilibri tra forze apparentemente opposte: il reale e l’artificiale, il
figurativo e l’astratto, il vecchio e il nuovo. Le sue opere sono state esposte in prestigiose istituzioni
internazionali. Nel 2013 è stato premiato con il Golden Nica ad Ars Electronica.

Marco Mancuso è critico e curatore di arte contemporanea. Professore presso il Politecnico delle
Arti di Bergamo, docente presso l’Università di Bologna e lectuter per il Node Center for
Curatorial Studies di Berlino, è dottore di ricerca in Culture Digitali presso l’Università Iuav di
Venezia. Fondatore e direttore del progetto Digicult, è partner del programma EMAP/EMARE, è
tra i fondatori del centro studi SSH! – Sound Studies Hub dello Iuav di Venezia e ha pubblicato i
libri “Arte, Tecnologia e Scienza” (2018), “Intervista con la New Media Art” (2020) e “Chimera. Il
corpo espanso per una nuova ecosofia dell’arte” (2023) per Mimesis Edizioni.

Fabrizio Panozzo è direttore del Centro aiku – Arte Impresa Cultura dell’Università Ca’ Foscari di
Venezia dove insegna politiche culturali e coordina il minor in “Management Artistico”. Ha una
vasta esperienza accademica internazionale ed è stato visiting professors in diverse università in
tutto il mondo. Le sue ricerche si concentrano sull’interazione tra le imprese e i linguaggi artistici,
culturali e creativi. Su questi temi ha pubblicato articoli su riviste internazionali ed ha guidato
ricerche sul legame tra produzioni culturali e sviluppo locale, gli interventi artistici nelle aziende e
la rigenerazioni culturale degli spazi industriali.

Centro aiku – Arte Impresa Cultura, Università Ca’Foscari Venezia
Arte, Impresa e Cultura si incrociano sempre più frequentemente, per ragioni diverse e con una
varietà di conseguenze delineando una significativa frazione della realtà ibrida e interdisciplinare
che caratterizza il nostro tempo. L’Università ha un ruolo centrale nell’analisi, comprensione e
promozione di queste commistioni tra campi del sapere e processi culturali, economici e sociali. Il
Centro aiku nasce come strumento per questo lavoro di interpretazione e azione operando nel
perimetro indistinto ma cruciale in cui i processi artistici coinvolgono la produzione economica e
questa scopre la sua dimensione culturale e creativa. Il centro, operativo presso Fondazione
Università Ca’ Foscari, concretizza l’attività di terza missione dell’Ateneo in un doppio movimento
di trasferimento della conoscenza elaborata dall’Università e raccolta delle sollecitazioni
provenienti dalle realtà produttive. aiku agisce rispondendo a bandi nazionali ed europei con
progettualità innovative e offrendo servizi nel campo del management delle organizzazioni
culturali e creative, della cultura e dei musei d’impresa, delle politiche a base culturale e
dell’interazione tra cultura e trasformazioni tecnologiche ed ambientali.

L’evento è gratuito e aperto al pubblico, per ragioni organizzative è necessario prenotarsi
scrivendo all’indirizzo info@spazioberlendis.it.